IL GUADAGNO DI ESSERE B CORP: CREDIBILITÀ, ATTRAZIONE PER IL MERCATO E RISPETTO PER IL PIANETA

Il conto alla rovescia verso i 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs) del 2030 non si ferma. Al contrario, la finestra d’azione si sta riducendo sempre più. Se le aziende mantengono il loro modello di business attuale, cioè senza realizzare cambiamenti incisivi per aumentare la propria sostenibilità, potranno vedersi addirittura escludere dal mercato.

Infatti, rischieranno di perdere il loro vantaggio competitivo, affronteranno in maniera meno preparata i rischi e le criticità ambientali del futuro prossimo, e saranno quindi meno attrattive rispetto ai competitors.

Per le aziende la sfida dunque è trasformare i propri modelli di business, i processi e le attività affinché siano sostenibili e responsabili, basati su una strategia di sostenibilità solida e personalizzata. Sempre più manager e CEO aziendali ne parlano e sono attirati dai vantaggi complessivi che comporta.

 

Cosa vuol dire essere B-Corp?

Dal 2006, uno degli strumenti che aiutano in maniera più integrale le aziende a basare tutta la loro attività sulle 3 P (persone, pianeta, profitto) è la certificazione B Corp, rilasciata da B Lab, ente no profit internazionale, rappresentato in Italia da B Lab Italy con sede a Roma. Questo marchio distingue le aziende che non solo riducono il proprio impatto negativo, ma anche generano valore condiviso per l’ambiente e per la società in generale.

Decidere di avviare un percorso virtuoso verso la sostenibilità economica, sociale ed energetico – ambientale, sta innescando una sana competizione tra le aziende. La mission del movimento B Corp in Italia è promuovere un nuovo paradigma: usare il business come forza positiva, conducendo attività imprenditoriali migliori al mondo e per il mondo. Esse puntano ad utilizzare il business model e il profitto che ne deriva, come strumento per dare valore aggiunto alla società e alla biosfera.

Ad oggi nel mondo, esistono più di 5.000 aziende certificate B Corp distribuite in 78 paesi e appartenenti a 155 settori diversi. In Italia, dalla prima certificazione nel 2013 di Nativa Srl, attualmente sono presenti più di 140 B Corp a cui appartengono 15.000 dipendenti e un fatturato totale di 8 miliardi di euro. La crescita del movimento delle B Corp italiane è del 26% nell’ultimo anno. Numeri destinati a crescere rapidamente, vista  l’esigenza per le aziende più avvedute di affrontare questi temi in modo sinergico e considerando che, secondo il Report 2021 nel 66% dei casi hanno visto crescere il proprio fatturato e il 52% ha registrato un aumento dei dipendenti.

 

Come si ottiene la certificazione B-Corp?

La certificazione B Corp si può applicare a qualsiasi tipologia di azienda for profit, società di persone, di capitali, cooperative, consorzi, imprese sociali che spaziano dall’alimentare ai servizi, dalla finanza al fashion, alle assicurazioni, a dimostrazione del fatto che la sostenibilità è trasversale ad ogni settore.

Il primo passo è semplice e gratuito: è necessario creare un profilo sulla piattaforma B Impact Assessment e completare un questionario di valutazione, il Benefit Impact Assessment (BIA). Le domande riguardano cinque categorie: governance, lavoratori, comunità, ambiente e clienti. Questo esercizio è per prima cosa un’autovalutazione per capire se l’azienda possiede già i requisiti per avviare l’iter di certificazione. Già più di 66.000 imprese europee utilizzano questo strumento anche al fine di misurare le performance aziendali nei confronti di tutti gli stakeholders (persone, comunità, territori, ambiente, beni e attività culturali e sociali, enti e associazioni e altri portatori di interesse). Secondo il Report sono 3600 le nuove aziende in Italia che hanno usato il B Impact Assessment nello scorso anno. Sei interessato a farne parte anche tu?

Dopo aver completato il BIA, esso viene sottoposto a un processo di revisione da parte del team B Lab, attraverso una serie di fasi che si possono seguire dalla piattaforma tramite il profilo aziendale.

Se il punteggio dell’azienda risulta inferiore a 80 punti (punteggio minimo per ottenere la certificazione), si dovranno identificare i miglioramenti da implementare. La tariffa annuale per la certificazione B Corp varia in base al fatturato annuale dell’azienda. Una volta completato il processo, si potrà così firmare la Dichiarazione di Interdipendenza delle B Corp e diventarlo a tutti gli effetti.

 

Altri valori aggiunti di diventare B Corp

Il percorso può essere più articolato di una normale certificazione, ma in effetti B Corp è molto più di una certificazione. Si potrà ottenere, non solo un profilo di sostenibilità, ma anche condividere la propria visione con altre aziende virtuose e realizzare azioni congiunte per amplificare il valore che esse generano. Le aziende B Corp, infatti, sono consultabili nella B Corp Directory, un database dove ricercare i BIA reports di altre aziende B Corp, con cui collaborare o imparare buone prassi. All’interno della directory si potrà visualizzare una sintesi dei risultati per le aree di impatto valutate e il punteggio numerico finale di ogni azienda. Ogni anno B Lab premierà le aziende che raggiungono i punteggi più alti nelle diverse aree del BIA.

Inoltre, è a disposizione un tool gratuito online, l’SDG Action Manager, lanciato nel 2020 da B Lab e UN Global Compact, con cui l’azienda potrà misurare la propria performance rispetto a ciascuno degli SDGs 2030 e pianificare azioni e buone prassi.

In sintesi i vantaggi di appartenere al mondo B Corp sono:

  • comunicare in maniera trasparente il percorso aziendale verso gli obiettivi di sostenibilità
  • dimostrare agli stakeholders la propria strategia aziendale basata sulle 3 P (persone, pianeta, profitto)
  • scoprire la propria identità di impresa responsabile nella realizzazione del bene comune
  • contribuire in modo concreto al cambio di paradigma economico

Dopo la certificazione, si può scegliere di aderire al programma Net Zero 2030, impegnandosi ad emettere zero emissioni di gas climalteranti entro il 2030, basandosi su studi di Carbon Footprint e progetti di rimozione del carbonio.

 

E le Società Benefit?

Dal primo gennaio 2016 infatti l’Italia, primo Stato al mondo, riconosce come nuova forma giuridica d’impresa la Società Benefit attraverso la Legge 28 dicembre 2015, n. 208 (commi 376-384), c.d. Legge di stabilità 2016.

Tale modello di società permette di compiere un ulteriore passo, oltre a quello fin qui descritto, verso la responsabilità legale: formalizzare nel proprio statuto la volontà di perseguire il bene comune, garantendo che i valori sociali e ambientali dell’azienda restino sullo stesso piano della ricerca del profitto.

Alle B Corp, per mantenere la certificazione, nei paesi in cui esiste una specifica legislazione, è richiesto di trasformarsi in Società Benefit, ufficializzando l’impegno nel perseguire obiettivi di bene comune.

 

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