SUPPORTI ETICO SOCIALI ALL’ECONOMIA CIRCOLARE

L’etica è una disciplina che racchiude indicazioni sul comportamento dell’uomo di fronte ai concetti di bene e male, e che studia la morale, la virtù, il dovere, la felicità, il buon vivere ed altri aspetti similari. L’obiettivo etico è alla base delle discussioni sullo sviluppo sostenibile e, quindi, anche alla base dell’economia circolare.

Traducendo il concetto nella vita aziendale, una organizzazione può e dovrebbe basarsi sulla responsabilità sociale (o corporate social responsibility, CSR).

La CSR è paragonabile al concetto di “prospettiva del ciclo di vita” cioè di farsi carico non solo di ciò che succede attorno alle pareti della compagnia, ma anche e soprattutto di cosa implica l’azione di una attività sia a monte che a valle, cercando di comprendere e abbattere il più possibile le cosiddette “esternalità negative” che nient’altro sono che gli impatti negativi, generalmente sociali e ambientali, che derivano dalla decisioni aziendali.

La politica aziendale conosciuta come Corporate Social Responsibility (CSR), o in italiano come la “Responsabilità Sociale d’Impresa (RSI)”, comprende tutti quegli interventi atti a conciliare gli aspetti etici con la società.

La CSR si definisce quindi come una politica che tende a coniugare le operazioni commerciali dell’azienda con un interesse particolare verso le questioni sociali ed etiche, il tutto in maniera volontaria da parte della organizzazione.

Essere socialmente responsabili non significa semplicemente soddisfare gli obblighi giuridici e legali obbligatori ma anche investire sul capitale umano, l’ambiente e i rapporti con tutti gli stakeholders.

Molti sono le norme/standard che trattano gli aspetti etico sociali. Questi possono essere:

Standard principali di supporto:

  • UNI ISO 37001 Sistemi di gestione per la prevenzione della corruzione – Requisiti e guida all’utilizzo
  • SA8000 – Social Accountability International. La norma prende in considerazione, sotto il profilo del rischio etico, i seguenti elementi principali: lavoro infantile, lavoro obbligato, salute e sicurezza sul lavoro, libertà di associazione e diritto alla contrattazione collettiva, discriminazione, pratiche disciplinari, orario di lavoro e criteri retributivi
  • ISO 45001 – Sistemi di gestione per la salute e sicurezza sul lavoro – Requisiti e guida per l’uso
  • ISO 26000:2020 Linee guida per la Responsabilità Sociale delle organizzazioni
  • ISO 28000 – Specifica per i sistemi di gestione per la sicurezza della catena logistica
  • UNI ISO 20121 Sistemi di gestione sostenibile degli eventi

Altri riferimenti e/o standard di supporto:                            

  • Prassi di Riferimento Uni/PdR 18:2016 Responsabilità sociale delle organizzazioni – Indirizzi applicativi alla UNI ISO 26000
  • UNI/PdR 49:2018 Responsabilità sociale nel settore delle costruzioni – Linee guida all’applicazione del modello di responsabilità sociale UNI ISO 26000
  • UNI/PdR 51:2018 Responsabilità sociale nelle Micro e Piccole Imprese (MPI) e nelle imprese artigiane, ovvero imprese a valore artigiano – Linee guida per l’applicazione del modello di responsabilità sociale secondo UNI ISO 26000
  • 28-12-2015 n. 208, Commi 376-384 Legge sulle Società Benefit – Standard di Valutazione Esterno
  • AA 1000 – Standard di Assurance sulla sostenibilità creato dalla britannica ISEA
  • Linea guida OCSE per le multinazionali
  • UNI ISO/TS 17033 Asserzioni etiche ed informazioni di supporto – Principi e requisiti
  • UNI/PdR 102:2021 Asserzioni etiche di responsabilità per lo sviluppo sostenibile – Indirizzi applicativi alla UNI ISO/TS 17033:2020
  • UNI ISO 20400 “Acquisti sostenibili. Linee guida”
  • UNI/PdR 27:2017 Linee guida per la gestione e lo sviluppo di processi per l’innovazione responsabile
  • UNI/PdR 60:2019 Esperto del ciclo di vita delle sostanze – Attività e requisiti dei profili professionali di Responsabile Schede Dati di Sicurezza (RSDS) e di Esperto del Sistema Rifiuti (ESR)
  • UNI/PdR 109.1:2021 Attività professionali non regolamentate: profili professionali nell’ambito della sostenibilità – Parte 1: Sustainability manager, Sustainability Practitioner – Requisiti di conoscenza, abilità, responsabilità e autonomia
  • UNI/PdR 109.2:2021 Attività professionali non regolamentate: profili professionali nell’ambito della sostenibilità – Parte 2: Sustainability & CSR Auditor, SDG Action Manager, SDG User – Requisiti di conoscenza, abilità, responsabilità e autonomia
  • Gestione del telelavoro e corrispettivi economici (vedi modelli di riferimento di GOOGLE)